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La lucidatura a tampone

lucidatura-a-tamponeIl classico sistema di lucidatura del legno con vernici alla gommalacca vanta un’origine abbastanza antica; infatti si ritiene che i primi lavori di tale natura siano stati eseguiti in Francia verso la metà del XVIII secolo. Da quell’epoca la verniciatura a tampone ha mantenuto la sua priorità rispetto a tutti gli altri sistemi esistenti nonostante il sopravvento delle vernici cellulosiche più rapide e meno costose.

Il sistema di lucidatura a tampone, se eseguito a regola d’arte, è la finitura che in assoluto dà i risultati migliori in quanto conferisce agli oggetti uno spiccato splendore, una lucentezza del tutto particolare e nello stesso tempo promuove la formazione di una pellicola protettiva  abbastanza resistente all’usura e quindi di ottima durata. Applicato ai mobili tanto comuni che di lusso, ne aumenta assai il valore ed il pregio artistico facendo spiccare  e ravvivando la ricchezza delle tinte  ed il grazioso effetto delle marezzature dei legni di cui essi sono costituiti. Una corretta lucidatura richiede quindi dei tempi lunghi (tra le varie fasi della lucidatura bisogna lasciare il tempo alla vernice di essiccare) che possono arrivare anche a uno o due mesi prima di poter procedere alla finitura definitiva.

 

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La lucidatura a cera

lucidatura-a-ceraLa lucidatura a cera ha un’origine molto antica; è un tipo di finitura che si utilizza in determinati casi partendo dalla levigazione perfetta delle superfici legnose. A seconda della natura delle superfici, si procederà alla stesura dell’encaustico con un pennello in corrispondenza degli intagli piuttosto che con un panno nel caso di superfici  lisce.  La buona norma consiglia di incrociare sempre la passata per facilitare la penetrazione della vernice nei pori.

Una volta spalmate tutte le superfici del mobile  bisogna attendere l’asciugatura, che per le cere ad essenza non deve essere inferiore alle 36 ore, dopo di che si procede alla lucidatura vera e propria con una pezzuola  di lana che viene strofinata sino a che le superfici del mobile non assumono una brillantezza uniforme. In corrispondenza delle parti intagliate è bene aiutarsi con delle spazzole.

La lucidatura a cera, oltre ad essere un processo di finitura, rappresenta anche un’importante azione manutentiva in quanto l’emulsione applicata sul legno  serve da una parte  a ravvivare la vecchia vernice e contestualmente l’attenzione rivolta all’applicazione dell’encaustico consente di evidenziare eventuali difetti del mobile. Le cere da utilizzare possono essere animali, vegetali, minerali o sintetiche. Tra quelle animali la cera d’api è la più diffusa, è un prodotto di secrezione delle api disponibile in varie qualità a seconda della zona di provenienza.

Le cere vegetali provengono dalle corteccie delle piante tra le quali ricordiamo la cera carnauba che proviene dalle foglie di una palma del Brasile (100 kg. di foglie danno 4,5 kg. di cera!) e la cera di candelilla che proviene da una pianta erbacea dell’America Centrale. La maggior parte delle cere oggi in commercio sono di natura sintetica e prodotte in differenti colorazioni.